Il riposo della pasta frolla è un aspetto che non va assolutamente trascurato perché EVITA che la frolla si SBRICIOLI. Vale quindi il principio secondo cui più riposa più è resistente, meno riposa e più sarà friabile. Se si prepara una frolla con zucchero semolato il riposo deve essere di 12 ore. Se non si ha tutto questo tempo, consiglio la versione con lo zucchero a velo.
Ha una notevole importanza anche durante la cottura. Infatti, una volta posizionati i biscotti di frolla sulla teglia del forno oppure rivestito la tortiera per poi procedere ad una cottura in bianco, sono solita lasciar riposare il tutto per 30 minuti prima di procedere ad infornare. Dopo il riposo successivo alla preparazione della frolla, se non si è particolarmente veloci a stendere e ritagliare l’impasto c’è il rischio che questo si scaldi troppo. Quindi, una volta pronta per infornare, preferisco lasciar riposare in frigorifero la frolla così che si assesti. In cottura, infatti, una frolla ben fredda, o addirittura congelata secondo alcuni, manterrà la forma e cuocerà in modo uniforme.
E’ chiaro, quindi, che se si vogliono preparare dei biscotti che hanno una forma particolare o procedere ad una cottura in bianco, questo passaggio è di fondamentale importanza. Se, invece, si vuole preparare una crostata che cuocerà in forno insieme al suo ripieno (es. crostata alla crema) questo passaggio non è rilevante.
Anche per realizzare le casette di natale di pan di zenzero è consigliabile far riposare la frolla a lungo in frigo. In questo modo saremo sicuri di avere una frolla bella resistente.