Chi ha avuto modo di seguire i miei viaggi e di leggere gli articoli del blog ad essi dedicati saprà che prima di partire valuto attentamente quali sono le migliori pasticcerie della città per non perdermene nemmeno una. La scelta è sempre molto accurata ed incrocia recensioni su diversi siti, foto, articoli e consigli di viaggiatori.
Negli ultimi tempi sono stata a Milano così tante volte che era doveroso fare un articolo dedicato alle pasticcerie di Milano. Nello specifico oggi parlerò delle pasticcerie storiche di Milano, quelle che hanno fatto la storia di questa incredibile città, in continua espansione ed evoluzione, ma capace di conservare nel tempo piccoli gioielli come queste realtà.
PASTICCERIA COVA
(In Italia: Via Montenapoleone, 8)
Camminando per Via Montenapoleone è impossibile non notare le stupende vetrine della pasticceria Cova che, soprattutto nel periodo natalizio, sono davvero delle opere d’arte.
Sono ormai più di 200 anni che questa realtà ha aperto a Milano nel lontano 1817 quando Antonio Cova fondò il Caffè del Giardino accanto al Teatro alla Scala, un punto di ritrovo del bel mondo dell’epoca. Per questa vicinanza con il teatro, moltissimi artisti del calibro di Hemingway (che cita il caffè in due suoi romanzi), Maria Callas, Verdi, Puccini e tanti altri si recavano in questo salotto per passare del tempo in compagnia e godersi un buon caffè in un ambiente accogliente ed elegante, discutendo di politica e di arte.
Distrutto dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, nel 1950 Cova si sposta in Via Montenapoleone 8, dove vengono mantenuti gli interni originari del vecchio locale, che ricordavano agli ambienti della Scala. Divanetti in velluto, carta da parati color crema e rifiniture in legno scuro, caratterizzano la sala di questa storica pasticceria milanese, recentemente ampliatasi con un grande lavoro di ristrutturazione che ha coinvolto anche un giardino esterno, sfruttabile anche in inverno grazie al pergolato in legno.
Nel 1993 Cova apre ad Hong Kong e nel 2013 entra a far parte del Gruppo LVMH che ha proseguito il progetto di espansione. Sono nate così nuove sedi in Cina, a Taiwan, negli Emirati Arabi, nella vicina Montecarlo e a Dubai nel 2017.
Ma quali sono i dolci della Pasticceria Cova che vale la pena di assaggiare?
Ho avuto modo di provare una vasta selezione di dolci da colazione, serviti in modo elegante su di una alzatina raffinata che metteva l’acquolina solo a guardarla. La presentazione in questo caso è un preludio di quello che accadrà in bocca, perché le brioche così fragranti e burrose sono un piacere per il palato. La varietà di biscotteria secca è notevole con una selezione di frolle di vario tipo, una più golosa dell’altra.
Oltre alle proposte dolci, nel bancone ne troviamo anche di salate, tutte presentate con cura ed attenzione a conferma del fatto che la qualità e la passione presenti in laboratorio devono continuare li dove si incontra il cliente.
Immancabile il panettone Cova ed i gianduiotti, entrambi protagonisti delle magnifiche confezioni regalo Cova, esposte nelle vetrine che si affacciano su Via Montenapoleone, altro pezzo forte di Cova. Alcune installazioni sono divenute celebri e rimaste impresse nella mente dei passanti o dei clienti più affezionati.
MARCHESI 1824
(Via Santa Maria alla Porta 11/a, Via Montenapoleone 9, Galleria Vittorio Emanuele II, 117 Mount Street, Londra)
In un elegante edificio del Settecento in Via Santa Maria alla Porta 11/a, la famiglia Marchesi aprì una pasticceria che iniziò a farsi un nome in città grazie all’impegno e alla passione dei proprietari. Fu nei primi anni del Novecento che la Pasticceria Marchesi cambiò anima, iniziando a servire caffè e cocktail per l’aperitivo. Divenne, così, uno dei luoghi più suggestivi di Milano dove fare l’aperitivo o semplicemente gustare un caffè insieme ad un buon dolce.
Oggi, entrando nella sede storica ancora ubicata in quella via, sembra di entrare in una bolla che ha mantenuto intatti gli arredi di un tempo, gli specchi antichi sono ancora appesi alle pareti ed il soffitto a cassettoni rende ancora tutto un pò magico. Il profumo del legno si mescola a quello di zucchero e burro, creando un mix perfetto che difficilmente si dimentica.
Alla storica sede se ne sono aggiunte recentemente altre due, in seguito all’acquisizione della Pasticceria Marchesi da parte del Gruppo Prada. Sono ubicate in Via Montenapoleone e in Galleria Vittorio Emanuele II sempre in linea con gli arredi e lo stile che hanno storicamente contraddistinto il marchio. Alle proposte dolci se ne sono aggiunte anche altre salate, oltre ad una linea di prodotti confezionati con packaging ricercati e studiati appositamente.
La presenza del Gruppo Prada ha dato chiaramente una svolta, valorizzando e rafforzando il marchio, portandolo anche all’estero, precisamente a Londra nello splendido quartiere di Mayfair dove è stata aperta una pasticceria nel maggio 2019
Ma quali sono i dolci della Pasticceria Marchesi 1824 che vale la pena di assaggiare?
Tutti, ma merita sicuramente una menzione speciale il panettone, con più di 200 anni di storia e ricerca, ma anche le monoporzioni dei dolci più tradizionali come la torta della nonna, la sacher o la foresta nera. Non può mancare la piccola pasticceria classica, la biscotteria ed ovviamente la cioccolateria chè è uno dei simboli di Marchesi.
La pasta di cacao e lo zucchero sono lavorati dalle 72 alle 92 ore per ottenere la giusta consistenza vellutata. Nascono così pregiate praline e deliziosi gianduiotti con le nocciole I.G.P. delle Langhe e tutti i prodotti a base di cioccolato hanno un intenso profumo.
PASTICCERIA CUCCHI
(Corso Genova, 1 )
La pasticceria Cucchi è ancora in mano alla famiglia che la fondò nel 1936. Luigi Cucchi e la moglie volevano creare un luogo con musica dal vivo che all’epoca era molto in voga, con la possibilità di gustare pasticcini e ogni altra prelibatezza a suon di musica.
Una pasticceria storica a Milano, questa, che si è mantenuta nel tempo passando il testimone ad ogni membro della famiglia ed è proprio questo il punto forza che rende la pasticceria Cucchi una realtà familiare, che ha saputo distinguersi in mezzo a grandi colossi della moda che oggi hanno investito anche nel mondo della pasticceria.
Perchè l’animo di questa pasticceria è il rapporto con il cliente, il contatto che, di generazione in generazione è sempre stato alla base della sua storia. Oggi la terza generazione della famiglia Cucchi continua a gestire questo paradiso dei dolci con lo stesso entusiasmo dei loro nonni.
Nel ’43 la sede venne bombardata e con calma si iniziò a ricostruire li dove tutto era iniziato anni prima. Si narra che il Sig. Luigi si recò alla fiera di Senigallia a comprare una macchina del caffè usata e così abbia ricominciato l’attività di famiglia.
Subito dopo la guerra, la pasticceria venne rinnovata, inserendo all’interno il laboratorio, prima esterno, dov’è tutt’ora. Da quel momento ad oggi poche cose sono cambiate, le ricette hanno, ovviamente, subito delle variazioni per adeguarsi ai tempi, ma la cura e l’attenzione alla qualità, come la “vocazione al dolce” sono quelle cose che sono arrivate sino ad oggi intatte.
Ma quali sono i prodotti di punta della Pasticceria Cucchi?
Ovviamente il panettone, prodotto artigianalmente dal laboratorio della pasticceria, con la ricetta di un tempo, ma con qualche accorgimento. Da provare anche la sacher, ormai un must di Cucchi e proposta in diverse dimensioni dalla monoporzione alla torta classica.
Le crostate sono realizzate con frutta molto selezionata, soprattutto i frutti di bosco, ma anche le brioche sono un punto di forza della pasticceria Cucchi. Dalle tradizionali preparate con il lievito madre, lo stesso usato per il panettone, a quelle più estrose.
Nelle ore serali non può mancare l’aperitivo con delle proposte salate sempre realizzate internamente.
S. AMBROEUS
(Corso Giacomo Matteotti, 7)
Nel 1936 nasce a Milano la storica pasticceria S. Ambroeus per mano di Teresa Cattaneo, con l’ovvio riferimento al Santo protettore della città. Oggi non è più solo una pasticceria, ma un luogo dove sorseggiare un ottimo caffè o fare un aperitivo con gli amici, ma il posto giusto anche per pranzare seduti a tavola in un luogo elegante ed intriso di storia.
E’ da molti definito il salotto di Milano ed insieme a Cova detiene il primato di luogo simbolo per gli aperitivi.
Passeggiando per Corso Matteotti non si può non notare questo verde che impreziosisce l’esterno del negozio e che da sempre lo differenzia da tutti gli altri esercizi commerciali li intorno. Entrando è impossibile non venir colpiti da quell’arredo ricercato frutto di quelle scelte di stile come i lampadari di Murano o i pavimenti in mosaico.
Da S.Ambreous la qualità è molto alta e ad occuparsene è il Sig. Luciano che da 60 anni sforna i meravigliosi dolci di questa pasticceria. Da trent’anni la pasticceria è guidata dalla famiglia Festorazzi che, scegliendo alcuni dei migliori collaboratori in circolazione, ha voluto mantenere intatto quel senso di accoglienza e di familiarità che solo un posto così può conservare nel corso del tempo.
Ma quali sono i dolci della Pasticceria Sant Ambroeus che vale la pena di assaggiare?
Abbiamo assaggiato l’Ambrogiotto che è realizzato con una cialda di cioccolato fondente ripiena di zabaione, ma anche il Lombardino è davvero ottimo.
Quello che stupisce è la cura con cui confezionano, a mano e con la carta personalizzata, ormai simbolo della pasticceria, la pralineria. Ogni scatola è riempita con cura, inserendo i divisori ritagliati a mano, i singoli cioccolatini e decorandola in modo impeccabile.
Adesso, raccontami nei commenti la tua preferita!
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